Lectio Divina Quotidiana / Mercoledì della V settimana di Quaresima

Lectio di  Fra Maurizio Veronese

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Dal Vangelo secondo Giovanni 8, 31-42

Gesù allora disse a quei Giudei che gli avevano creduto: «Se rimanete nella mia parola, siete davvero miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi». Gli risposero: «Noi siamo discendenti di Abramo e non siamo mai stati schiavi di nessuno. Come puoi dire: «Diventerete liberi»?». Gesù rispose loro: «In verità, in verità io vi dico: chiunque commette il peccato è schiavo del peccato. Ora, lo schiavo non resta per sempre nella casa; il figlio vi resta per sempre. Se dunque il Figlio vi farà liberi, sarete liberi davvero. So che siete discendenti di Abramo. Ma intanto cercate di uccidermi perché la mia parola non trova accoglienza in voi. Io dico quello che ho visto presso il Padre; anche voi dunque fate quello che avete ascoltato dal padre vostro». Gli risposero: «Il padre nostro è Abramo». Disse loro Gesù: «Se foste figli di Abramo, fareste le opere di Abramo. Ora invece voi cercate di uccidere me, un uomo che vi ha detto la verità udita da Dio. Questo, Abramo non l’ha fatto. Voi fate le opere del padre vostro». Gli risposero allora: «Noi non siamo nati da prostituzione; abbiamo un solo padre: Dio!». Disse loro Gesù: «Se Dio fosse vostro padre, mi amereste, perché da Dio sono uscito e vengo; non sono venuto da me stesso, ma lui mi ha mandato.

Medita

Il Vangelo di Giovanni, si differenzia molto da gli altri Vangeli, sia per il contenuto che per il modo di esposizione. Egli narra pochi miracoli, che chiama segni, accompagnati dai discorsi in cui Gesù rivela sé stesso. Giovanni, usa spesso un linguaggio metaforico, in particolare si avvale delle realtà cosmici: Utilizza il simbolo della luce per parlare di Gesù, le tenebre per indicare il male, ovvero il peccato.

In particolare il cap.8 al versetto 12, narra come Gesù si rivela dicendo: “Io sono la luce del mondo, chi mi segue non cammina nelle tenebre, ma avrà la luce della vita”. Sempre Gesù, al versetto 31 riprende il discorso parlando ai giudei che avevano creduto in Lui e dice: “se rimanete nella mia parola, siete veramente miei discepoli, e conoscerete la verità, e la verità vi farà liberi”.

Alla luce di queste dichiarazioni, il cammino di discepolato è vincolato ad un condizionale: “SE”. Rimanere nella sua parola, significa mettersi alla sua sequela, in ascolto di Lui, ed essere suoi testimoni in ogni ambito di vita. Così facendo saremo liberi dalla schiavitù del peccato.

+ E noi abbiamo conosciuto la Verità? Siamo realmente liberi?

 

Prega

Aiutaci Signore Gesù, a rimanere sempre nella Tua parola, affinché possiamo testimoniare Te, Via, Verità, e Vita. Amen.

Agisci

Impegniamoci a compiere il bene, affinché le nostre opere buone diano testimonianza alla Luce.