Identità, struttura e compiti

L’Ufficio Catechistico Diocesano (UCD) è «l’organo con cui il Vescovo, capo della Comunità e maestro della dottrina, dirige e presiede tutte le attività catechistiche della diocesi» (DGC 265). È stato istituito in tutte le diocesi con il decreto Provido sane (12 gennaio 1935).

L’UCD, nell’area pastorale diocesana “Evangelizzazione e Catechesi”, offre (alle parrocchie, alle istituzioni e aggregazioni) un contributo di propria competenza per lo studio, la proposta, l’animazione e il coordinamento dell’azione evangelizzatrice (DGC 272).

Competenze

Rientrano nelle competenze specifiche dell’Ufficio i seguenti settori:

  • La catechesi, nell’ambito del processo di evangelizzazione (DGC 48);
  • La formazione catechistica permanente degli adulti;
  • La formazione dei catechisti;
  • L’apostolato biblico;
  • La catechesi per le persone disabili;
  • L’iniziazione cristiana di ragazzi e adulti;
  • Il catecumenato.

Compiti

I compiti dell’Ufficio Catechistico Diocesano sono (DGC 266):

  • Fa l’analisi della situazione diocesana circa l’educazione della fede e precisa, tra le altre cose, le reali necessità della diocesi in ordine alla prassi catechistica;
  • Elabora un programma di azione che indichi obiettivi chiari, proponga orientamenti e mostri azioni concrete;
  • Promuove e forma i catechisti, in collaborazione con Centri e Istituti formativi presenti nel territorio;
  • Elabora e/o segnala alle parrocchie e ai catechisti gli strumenti necessari per il lavoro catechistico: catechismi, direttori, programmi per le diverse età e situazioni, guide per i catechisti, materiale per i catechizzandi, mezzi audiovisivi;
  • Incentiva e promuove le istituzioni propriamente catechistiche della diocesi: catecumenato battesimale, catechesi parrocchiale, gruppo di responsabili di catechesi;
  • Cura il miglioramento delle risorse personali e materiali a livello diocesano, parrocchiale e di forania;
  • Favorisce la cooperazione tra le parrocchie attraverso iniziative specifiche (foglio informativo, seminari di studio, incontri vicariali, convegni diocesani);
  • Promuove la presenza della Bibbia nell’azione pastorale della Diocesi e l’incontro diretto dei fedeli con il testo sacro;
  • Favorisce l’attenzione da parte delle comunità ecclesiali per la catechesi nelle diverse aree della disabilità, preparando gli operatori e diffondendo sussidi adeguati;
  • Promuove e sviluppa la pastorale catecumenale, attraverso la formazione dei catechisti accompagnatori e la predisposizione di sussidi applicativi, secondo le indicazioni della CEI.

Struttura

La struttura dell’Ufficio prevede:

  • Il Direttore;
  • Due referenti per ogni zona pastorale
  • Un referente per le associazioni e i movimenti
  • Consulenti esterni, esperti nelle varie materie
  • Uno o più addetti di segreteria.

Membri della commissione

  • Rieti centro: Rossi Marco, Moroni Alessandra
  • Cittaducale: Rosini Roberta,Saulli Matteo
  • Leonessa:
  • Cicolano: Sr. Carla Valente, Sr. Paola Guerra
  • Turano:
  • Montepiano reatino: Veronese Maurizio, Silveri Simona
  • Insegnante di religione: Simona Santoro
  • Azione Cattolica: Silvia Caprioli
  • Neocatecumenale: Myriam Ballarin
  • Scout: Andrea Morciano
  • Consulente: Alessia Palmeggiani

Rapporti

  • L’UCD collabora con gli altri uffici pastorali diocesani per gli aspetti di propria e loro competenza, in particolare con l’Ufficio Liturgico per la catechesi iniziatico-catecumenale e con l’Ufficio Famiglia per la catechesi “della e con” la famiglia in ordine all’iniziazione cristiana dei figli.
  • Offre il proprio contributo nella collaborazione inter-diocesana mettendo in comune esperienze e iniziative, competenze e risorse, e favorire l’elaborazione di un programma comune di azione a carattere regionale (DGC 268).
  • Collabora con istituzioni, organismi e aggregazioni a livello diocesano e regionale che operano nel suo settore di competenza.
  • Mantiene un vivo rapporto con l’Ufficio Catechistico Nazionale favorendo la realizzazione dei suoi orientamenti e valorizzando l’apporto delle sue competenze per quegli aspetti di cui l’UCD o l’UCR è sprovvisto.

FISIONOMIA DELLA COMMISSIONE E MODALITÀ OPERATIVE

 

La commissione è organismo di:

  • comunione e corresponsabilità
    1. comunione
      • per tessere una trama di rapporti e di relazioni finalizzate ad una reciproca conoscenza, un muto sostegno e una fattiva collaborazione tra i catechisti.
      • per scambiarsi le esperienze e farle oggetto di riflessione e di valutazione.
    2. corresponsabilità
      • Condividere in modo personale e creativo la responsabilità del coordinatore del centro Evangelizzazione e catechesi:
        1. individuando insieme priorità, metodologie e percorsi formativi.
        2. assumendo un ruolo attivo di coordinamento nelle zone pastorali e tra le zone e il centro diocesi.
        3. creando nelle zone gruppi di studio e di lavoro finalizzati
          1. alla comunione/collaborazione
          2. alla rilevazione dell’esistente
          3. alla formazione
          4. alla proposta di percorsi
  • autoformazione
    1. Per conoscere, approfondire e condividere le tematiche che ineriscono alla evangelizzazione e alla catechesi.
    2. Per far proprie le indicazioni della Chiesa, la riflessione degli “esperti”, e condividere il vocabolario.

Diventando “esperti” per “esperienza” e per “teoria”, nell’agire e nel pensare  (teologia e pastorale)

  • esperti in “ecclesiologia” e in “antropologia”
    1. Per scambiarsi le conoscenze, allargare gli orizzonti (guardare oltre confine)
    2. Per apprendere dagli errori e dai successi propri e degli altri.
  • pro-gettazione
    1. Per progettare nel senso di mettere-gettare-suggerire idee, proposte, iniziative a vantaggio (pro) di qualcuno. Quello della commissione è un servizio di stimolo, di incentivo, per essere “Chiesa nel mondo” “comunità del Risorto in mezzo agli uomini del nostro tempo”.
    2. Per tendere non al meglio (al massimo), ma al “bene possibile”
    3. Per progettare dal basso
      • progetti non a tavolino ma da campo
      • progetti condivisibili e condivisi
  • attuazione
    Non solo parole, ma fatti.
    Per mettere in atto cercando:
    compagni e collaboratori
    sinergie intra ed extra ecclesiali (scuola,sport, associazioni, movimenti, ecc).
    Per mettere in atto con:
    – pazienza (ma senza rinviare “sine die“)
    – metodo (ma senza pedanteria)
    – gradualità   (ma senza rigidità)
    – tenacia (ma senza assillo)
    – entusiasmo (ma con i piedi per terra)
    – coraggio (ma senza spregiudicatezza)
    Mettere in conto anche i fallimenti!
  • Le priorità
  1. Prima della catechesi l’Evangelizzazione (Nuova Evangelizzazione)
  2. Prima dei bambini gli adulti
  3. Prima dei singoli le famiglie (genitori e nonni)
  4. Prima della dottrina l’esperienza
  5. Prima dei contenuti le relazioni
  6. Prima del dovere il “piacere” (fascino).

La commissione si ritroverà in assemblea plenaria  una volta al mese: orientativamente il quarto venerdì del mese, alle ore 21 presso la Parrocchia di S. Francesco Nuovo a Rieti.