Lectio Divina Quotidiana / Venerdì della terza settimana di Quaresima

Lectio di Alessio Valloni

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Dal Vangelo secondo Marco 12,28b-34

Allora si avvicinò a lui uno degli scribi e gli domandò: «Qual è il primo di tutti i comandamenti?». Gesù rispose: «Il primo è: Ascolta, Israele! Il Signore nostro Dio è l’unico Signore; amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza. Il secondo è questo: Amerai il tuo prossimo come te stesso. Non c’è altro comandamento più grande di questi». Lo scriba gli disse: «Hai detto bene, Maestro, e secondo verità, che Egli è unico e non vi è altri all’infuori di lui; amarlo con tutto il cuore, con tutta l’intelligenza e con tutta la forza e amare il prossimo come se stesso vale più di tutti gli olocausti e i sacrifici». Vedendo che egli aveva risposto saggiamente, Gesù gli disse: «Non sei lontano dal regno di Dio». E nessuno aveva più il coraggio di interrogarlo.

 

Medita

Gesù è un Dio che risponde, non fa giri di parole. Alla domanda dello scriba, che rappresenta forse ognuno di noi, Egli risponde senza equivoci: l’amore verso Dio è veritiero nella misura in cui amiamo il nostro prossimo. Diversamente vivremmo un’esperienza contraddittoria, perdendo di vista la scintilla divina che è in noi, quella che rivela Dio a ciascuno mediante l’incontro con l‘altro. Credere in Dio implica dare voce al cuore, all’anima e alla mente, sono le parole di Gesù, sembra così indicare una precisa e integrale visione dell’uomo che qualifica la natura umana. Il cuore, indispensabile per la vita, la parte che per prima si forma nel grembo materno, il nostro legame con la dimensione biologica. L’anima, l’estensione metafisica, la componente del nostro essere che ci rende spiriti incarnati, consentendoci di cogliere il legame con la verità, così da rendere instabile la certezza legata all’esperienza dei sensi. L’anima, che dà spessore sia al valore conoscitivo di carattere soggettivo e al tempo stesso universale, che a una prospettiva inattesa, quella della speranza. L’anima, che fa saltare l’idea di essere creature ancorate alle leggi della natura, al passare del tempo e ci fa capaci di sfuggire ai lacci della morte. E poi l’intelligenza: ci consente di dare il meglio di noi stessi nell’affrontare e risolvere i problemi e le difficoltà che incontriamo nella nostra vita. Quanti doni da parte del Creatore, cuore, anima e ragione, ci qualificano, ci guidano verso la verità, una strada da percorre con decisione, con forza, come dice il brano evangelico, quell’elemento trasversale che determina l’efficacia delle altre tre dimensioni.

+ Quanto spazio diamo nella nostra vita al cuore, all’anima e alla mente? Con quanta forza e decisione manifestiamo il nostro essere uomini in termini integrali?

Prega

Grazie o Signore, per la forza che mi doni ogni giorno per “essere” cuore, anima e mente, in unico atto, in un gesto, una parola, un pensiero, manifestando così la grandezza che TU operi nella vita che mi doni ogni giorno. Amen.

Agisci

Scegliere un tempo preciso nella giornata in cui ritrovare se stessi, impegnandosi, a partire dalla meditazione evangelica, a dare spazio alla vita interiore come luogo in cui vivere la sintesi tra cuore, anima e mente. Un’esperienza tesa a dare forza alla concreta testimonianza di fede, alla sua coerenza e continuità.