Lectio Divina Quotidiana / Sabato della quarta settimana di Quaresima

Lectio di Sr. Francesca Zambelli

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Dal Vangelo secondo Giovanni 7,40-53

All’udire queste parole, alcuni fra la gente dicevano: «Costui è davvero il profeta!». Altri dicevano: «Costui è il Cristo!». Altri invece dicevano: «Il Cristo viene forse dalla Galilea? Non dice la Scrittura: Dalla stirpe di Davide e da Betlemme, il villaggio di Davide, verrà il Cristo?». E tra la gente nacque un dissenso riguardo a lui. Alcuni di loro volevano arrestarlo, ma nessuno mise le mani su di lui. Le guardie tornarono quindi dai capi dei sacerdoti e dai farisei e questi dissero loro: «Perché non lo avete condotto qui?». Risposero le guardie: «Mai un uomo ha parlato così!». Ma i farisei replicarono loro: «Vi siete lasciati ingannare anche voi? Ha forse creduto in lui qualcuno dei capi o dei farisei? Ma questa gente, che non conosce la Legge, è maledetta!». Allora Nicodèmo, che era andato precedentemente da Gesù, ed era uno di loro, disse: «La nostra Legge giudica forse un uomo prima di averlo ascoltato e di sapere ciò che fa?». Gli risposero: «Sei forse anche tu della Galilea? Studia, e vedrai che dalla Galilea non sorge profeta!». E ciascuno tornò a casa sua.

Medita

Ecco, egli è posto come segno di contraddizione perché siano rivelati i ragionamenti di molti cuori. Queste parole pronunciate dal vecchio Simeone durante la presentazione di Gesù al tempio trovano compimento sempre più evidente quanto più ci si avvicina alla Pasqua. Al culmine della festa delle Capanne Gesù ha annunciato a gran voce la promessa dello Spirito che sgorgherà abbondante per i credenti in Lui: subito fra la folla si genera un vero e proprio ‘scisma’ con una malcelata aggressività nei suoi confronti. Le sue parole profumano di profezia: nessuno ha mai parlato come lui. Ma chi ripone nell’autorità della Legge la propria rassicurazione, nega che quell’uomo proveniente dalla Galilea -terra simbolo della più ordinaria quotidianità-, possa essere il Messia atteso, Colui che assume e al contempo supera la Legge stessa percorrendo la via dell’Amore pasquale. Nicodemo, formato alla scuola dei farisei, è l’emblema di chi si lascia mettere in discussione da Gesù. Anche la folla è attratta dalle sue parole, senza avere alcun supporto di cultura. Le autorità religiose, invece, prigioniere delle loro precomprensioni sentenziano crudeli parole di maledizione verso chi è affascinato da Gesù e resta aperto alla sua Parola. Innamorarsi di Lui non è questione di studio, ma di disponibilità del cuore all’azione dello Spirito che soffia dove vuole e continuamente ci visita.

+ E il mio intimo è davvero aperto alla sua opera di Grazia in atto?

Prega

Spirito Santo, vieni nel mio intimo, illuminami perché io scorga ciò che mi impedisce di riconoscere e accogliere l’opera di Grazia che il Padre sta operando in me. Donami di non rifiutare ciò che vedo, ma di offrirlo a te nella certezza che tutto ciò che ti consegno verrà trasformato dalla potenza del tuo Mistero pasquale.

Agisci

Oggi mi impegno a lasciarmi interpellare dai dissensi e dagli ostacoli che sperimenterò nel corso della giornata, per fare luce su cosa o su chi io cerchi rassicurazione.